Così si procede alla degustazione di varietà in una Cannabis Cup

La prima cosa che stupisce entrando nel luogo in cui ha luogo la degustazione è l'estremo ordine degli elementi in essa coinvolti, con particolare preponderanza delle venti varietà che l'organizzazione ha consegnato ai diversi giudici di questa III Cannabis Cup Expogrow. L'evento, per la prima volta, trasforma in giuria gli stessi partecipanti; e saranno proprio loro ad assegnare un punteggio alle diverse banche anonime, meno che alla loro.

In ogni categoria (Miglior Sativa o Indica) si analizzano germogli di 1 grammo di peso, catalogati uno per uno con un numero anonimo e confezionati in bustine di plastica individuali. Ci saranno anche premi per la migliore estrazione (con e senza solvente) e per la migliore genetica autofiorente.

Ma, cos'è che di solito un membro della giuria valuta per decidere qual è il miglior prodotto?

1- Esame visivo:

Tatto, compattezza, colore uniforme…sono molti gli elementi visivi che influiscono sull'aspetto di un germoglio campione. Dai principi di base, come il fatto che il prodotto non contenga tracce di semi, piaghe o funghi, fino al fatto che sia ben ricoperto di resina o che abbia una cura da vero e proprio salone di parrucchieri. È che le foglie secche possono dare molte informazioni sul tipo di coltivazione realizzato.

Per analizzare tutti i parametri visivi, i giudici si aiutano con una lente d'ingrandimento, o anche con delle fotografie ad alta risoluzione scattate ad-hoc, per zoomare sugli spazi più reconditi dell'erba. E prestano molta attenzione a quei piccoli fiori maschi che a volte si infilano e che sono conosciuti come "platani" o "banane", per la loro forma caratteristica e il loro colore.

Vi mostriamo qui delle foto dei prodotti che hanno partecipato nella categoria di miglior estrazione (con e senza dissolvente), un mondo a parte per quanto riguarda l'esame visivo.

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