USA: si propone la legalizzazione a livello federale della marijuana a scopo medicinale e le varietà di cannabis a basso contenuto di THC

Qualche giorno fa, lo stato nordamericano ha proposto un qualcosa di storico: studiare la legalizzazione della cannabis a basso contenuto di THC a fini medicinali. A farlo è stato un gruppo misto di senatori composto da Kirsten Gillibrand (democratica di New York), Rand Paul (repubblicano del Kentucky) e Cory Booker (democratico di New York), che ha presentato un progetto di legge, ribattezzato con il nome di “CARERS Act” (Compassionate Access, Research Expansion and Respect States Act) il cui obiettivo è quello di porre fine al divieto federale riguardante la marijuana medicinale attraverso una serie di grandi riforme.

Secondo Booker, “il governo federale ha oltrepassato i limiti del buon senso e questo progetto di legge cerca una soluzione per una situazione che è in pessimo stato ormai da decenni”. È stato inizialmente ideato per l’uso a scopo medicinale della marijuana, al fine di consentire alla ricerca sulla cannabis di avanzare, e per aiutare i cittadini e i medici a mettere pratica le diverse terapie, insomma, un vero e proprio passo in avanti che, se dovesse andare in porto, porterebbe dei benefici alle migliaia di pazienti nordamericani che hanno bisogno di medicinali a base di marijuana. 

Questo progetto di legge si propone di cambiare la classificazione della marijuana che è prevista nella Legge sulle Sostanze Controllate. Attualmente si trova nella Lista I ed è considerata un narcotico alla stregua dell’eroina, dell’LSD, dell’ecstasy e di altre droghe per le quali, in base alla classificazione della DEA, attualmente l’uso medico non è accettato. Con questo progetto di legge, la marijuana verrebbe collocata nello stesso livello di medicinali come l’Adderall, il Ritalin o l’Ossicodone (presenti nella Lista II) che sono utilizzati per alleviare il dolore in determinate patologie. 

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