- A un anno dalla legalizzazione della marijuana all’interno delle proprie frontiere, l’Uruguay ha festeggiato lo scorso fine settimana la sua prima Expo Cannabis, un evento che è andato aldilà di tutte le aspettative degli organizzatori, tanto in termini di presenze come anche per quanto riguarda la qualità degli espositori. Dinafem ha partecipato come visitatore e questo è il riassunto visivo di ciò che abbiamo portato con noi da questo primo appuntamento uruguaiano.
Nelle corso delle prime due giornate della fiera, esperti nazionali e internazionali hanno esposto le proprie idee circa l’uso medicinale, terapeutico e industriale della cannabis e della canapa. Questo tipo di fiera è realizzato già in altre parti del mondo, con la differenza che la expo uruguaiana ha anche il supporto della presenza dello Stato e che si espongono piante di marijuana vere, cosa che in altre parti del mondo non è permesso e che, indubbiamente, conferisce a questo tipo di fiera un valore (e odore) aggiunto.
Hanno partecipato anche varie banche di semi le quali, sebbene ancora non possano registrare il proprio prodotto nel paese, sono state presenti a scopo promozionale, soprattutto per conoscere la realtà del mercato della cannabis uruguaiana, per parlare con il governo e anche per ascoltarne le proposte.
Si sono fatti notare dagli Stati Uniti anche i fratelli Stanley, i creatori della famosa genetica di cannabis medicinale “Charlotte´s web”, ad alto contenuto di CBD e senza THC, la quale proprio per questo non è psicoattiva. Ha offerto il suo contributo anche Paige Figi, la madre di Charlotte, la bambina che ha dato il nome a questo ceppo.
Alla fiera sono stati presenti più di 150 giornalisti da tutto il mondo, cosa che da l’idea dell’interesse attuale di tutto ciò che ha a che vedere con la cannabis in Uruguay. E quest’incontro è stato una magnifica rappresentazione di questa realtà, come è possibile osservare in questo percorso fotografico che abbiamo realizzato a partire da un viaggio che è già impresso nelle nostre retine.
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