- Sono trascorsi quattro anni da quando Mike Hyde, padre di una bambino malato di cancro, senza cura apparente, ha deciso di curare suo figlio con olio di marijuana. La malattia del bambino è retrocessa quasi per miracolo. Quanto accaduto ha acceso un raggio di speranza per la famiglia Hyde, e per molti genitori statunitensi che vedevano come i propri figli, in alcuni casi malati terminali, si spegnevano poco a poco, senza una soluzione possibile.
Tuttavia, due anni e mezzo dopo, il figlio Hyde è venuto a mancare. La perdita ha avuto luogo dopo il cambiamento della legge sulla marijuana a scopo terapeutico del Montana, che ha impedito a Mike Hyde di avere accesso alla quantità sufficiente di olio di cannabis per mantenere addormentato il tumore di suo figlio.
Ora, a distanza di anni, il governo federale degli Stati Uniti ha iniziato a somministrare, in modo silenzioso, estratti di cannabis a bambini affetti da epilessia come parte di uno studio sul cannabinoide CBD. La sua intenzione è quella di capire se alcuni degli estratti della cannabis potrebbero aiutare i piccoli che soffrono di determinate malattie prima di prendere dei provvedimenti legali appropriati sulla questione.
Tuttavia questa iniziativa non è casuale. Arriva solo pochi mesi dopo che la CNN ha fatto conoscere il caso di Charlotte Figi, una bambina che era colpita da circa 300 attacchi epilettici a settimana, provocati dalla Sindrome di Dravet, fino a che l’utilizzo del cannabinoide CBD non è riuscito a diminuirli del 99%.
Figi non poteva parlare, mangiare o camminare e il suo cuore si era fermato in numerose occasioni. Aveva bisogno della cannabis per continuare a vivere. I suoi genitori avevano provato tutte le opzioni proposte loro dai medici senza risultati, fino a che non hanno trovato un video su internet riguardante un bambino della California affetto dalla stessa malattia e che era stato trattato con successo con la cannabis.
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