- Nagano, 1998. Sono le prime Olimpiadi in cui si celebra la prova di slalom con lo snowboard. Il vincitore della medaglia d’oro è Ross Rebagliati, un canadese di 27 anni, l’orgoglio di un intero paese. Poco dopo gli ritirano la medaglia perché risulta positivo alla marijuana in un test antidoping. Dilaga il panico, gli strappano via tutto quello per cui ha lavorato nel corso degli ultimi quattro anni. Ma, dopo essere ricorso in appello, gli viene restituito tutto perché il THC non rientra nella lista delle sostanze proibite dal CONI. Oggigiorno invece lo è. Anche se di recente L’Agenzia Mondiale Antidoping ha portato il limite consentito da 15 nanogrammi per millilitro di sangue a 150 nanogrammi per millilitro. Secondo loro, al fine di sanzionare solamente l’abuso della sostanza ed evitare casi come quelli di Ross. Ma quale diavolo di vantaggio si può trarre nei confronti dei propri avversari fumando erba?
Ross continua nel sostenere di non aver fumato marijuana ma di aver partecipato a varie feste e di essere stato esposto al fumo degli spinelli consumati dai suoi amici. È comunque diventato nel suo paese un “amico pubblico” della marijuana e il bersaglio preferito in qualsiasi barzelletta o aneddoto scherzoso che abbia a che vedere con la pianta. Ora ha deciso di convergere questa popolarità verso i suoi propri interessi e, approfittando del cambiamento delle norme riguardanti la marijuana a scopo terapeutico in Canada, ha aperto insieme a un socio un dispensario di cannabis a uso medicinale chiamato Ross Gold (L’oro di Ross).
Molti vedono il cambiamento della legge come una persecuzione, perché impedisce al consumatore di auto-rifornirsi e lo obbliga ad acquistare la cannabis attraverso i produttori che hanno una licenza. Un vero e proprio business, insomma. Ma questa è un’altra storia. Per Ross è proprio un’occasione d’oro. Ross Gold metterà a disposizione dei centri in cui i terapeuti e gli specialisti prescriveranno ai consumatori la cannabis adatta. I pazienti riceveranno una ricetta con un numero identificativo da inserire nel negozio online Ross Gold. Da lì, potranno subito ordinare la marijuana che verrà loro consegnata a domicilio tramite posta prioritaria.
Una bella tazza di cereali al mattino e a lavorare. Foto di High Times
La cannabis distribuita dall’azienda arriverà da produttori nazionali e sarà divisa in quattro categorie. Ross Platinum, Gold, Silver e Bronze. Ci chiediamo se sui pacchetti ci saranno i disegni delle medaglie olimpiche. Sicuramente sì. La categoria Platinum avrà i livelli di THC più alti (+20%) e la categoria Bronce non ne conterrà quasi affatto, ma avrà nella sua composizione molto CBD. Questa semplificazione del prodotto sembra essere interessante per il sottosettore della medicina.
Quella di Ross è una grande scommessa, è quello che siamo soliti chiamare opportunismo imprenditoriale. Ma che fine fa la domanda buttata lì prima?, starete pensando… perché proibiscono l’assunzione di marijuana agli atleti professionisti? Quali diavolo di vantaggi si possono trarre sui propri avversari consumando cannabis? Noi diremmo nessuno, ma… Ross Rebagliati, un esperto in quest’argomento, nella seguente intervista indica un discreto numero di aspetti a favore:
È il trattamento migliore per il jet lag che gli sportivi affrontano nei lunghi tragitti.
Mantiene alto l’appetito affinché si ingeriscano la maggior quantità possibile di nutrienti.
Il CBD è forse uno degli antinfiammatori più potenti ed efficaci per il sovraccarico muscolare, le lesioni, la fase post operatoria... ed è inoltre estremamente efficace per curare l’ansia e lo stress da competizione.
Favorisce un sonno di qualità.
Non lascia strascichi né malesseri.
È un’alternativa responsabile ad alcol e fumo.
È la droga più sicura perché non ha mai causato nessuna morte.
Secondo Ross, “il cambiamento globale sta avvenendo più velocemente di quanto ci si aspettava. Quando vedi che i politici iniziano a voler far parte del gioco, capisci che qualcosa sta per accadere; e anche molto in fretta”. Tanto velocemente quanto ha fatto Ross Rebagliati scendendo in quello slalom a Nagano, che gli regalò la gloria olimpica.
Guarda mamma, ho vinto l’oro!!!! Foto di Macleans
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