“Non vogliamo i coffee shop”: i fronti di lotta spagnola per regolamentare i club di cannabis

In questi giorni, e nonostante il fatto che la 'Ley Mordaza' (“legge bavaglio”) che sta preparando il governo di Mariano Rajoy ci vada dentro contro il consumo di marijuana, il dibattito ritorna più forte che mai. E non c’è da sorprendersi, poiché ci sono circa 600 locali appartenenti a questa categoria in tutta la Spagna.

Navarra: “Non abbiamo una legge apposita per regolamentare i club”

L’esempio più recente è quello di Navarra: il suo parlamento ha appena preso in considerazione un’iniziativa popolare per regolamentare i club sociali della cannabis. Dei sei gruppi che partecipano alla Camera, solo il Partito Popolare e la UPN si sono opposti a questa misura. Anche in una relazione dei servizi giuridici della suddetta camera ci si è posizionati contro tale misura, al considerare che Navarra non ha le capacità per regolamentare questa materia, e che la questione potrebbe invadere le sfere di competenza statali.

Se la questione dovesse diventare problematica e rendere difficile ottenere la regolamentazione dei club, gli attivisti della Navarra hanno in mente di proporre una legge per controllare la materia internamente. Per adesso, la ILP ha a disposizione sei mesi per ottenere 5.000 firme, presentarsi in Parlamento e difendere la proposta davanti ai gruppi. Martedì scorso, il gruppo di rappresentanza a favore della cannabis di Navarra ha consegnato al Palazzo di Giustizia idocumentiche raccoglieranno queste firme dell’iniziativa per regolamentare i club di cannabis. 

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