- Il Parlamento di Euskadi, una delle regioni della Spagna con maggior consumo di marijuana, ha fatto un passo coraggioso per garantire la sicurezza giuridica dei club di cannabis e ha richiesto al Governo centrale seri passi in avanti che permettano di arrivare alla legalizzazione di questo consumo. Sostiene che questi club funzionano ormai da molto tempo e realizzano un ordinato e responsabile lavoro di autoregolazione che deve essere riconosciuto.
Il PNV, l’EH Bildu e il PSE-EE hanno presentato lunedì una proposta non legislativa al Parlamento basco, attraverso la Commissione di Salute e Consumo, nella quale chiedono al Governo spagnolo che si realizzino progressi in materia di regolamentazione e interpretazione giuridica che permettano di “andare avanti in modo deciso” per la legalizzazione della cannabis, così come stanno facendo altri paesi. I partiti firmatari, in maggioranza nel Parlamento basco, insistono sul fatto che nazioni come l’Uruguay, il Messico o vari paesi degli Stati Uniti hanno già cominciato a regolare questo consumo.
La Camera basca difende la tesi di una soluzione legale per l’attività dei club sociali di cannabis, che secondo la Legge sulle dipendenze approvata lo scorso 7 aprile, possono esistere legalmente nell’insieme del territorio di Euskadi. All’interno dell’iniziativa hanno sottolineato che questi club funzionano da tempo e che, in termini generali, realizzano un consumo di marijuana “ordinato e respondabile”. I 125 club e associazioni di cannabis attualmente registrati, sono invitati a “stabilire meccanismi di autoregolamentazione e buone prassi” e a collaborare con l’Amministrazione, dal momento che non esistono delle leggi ufficiali in materia.
I partiti di maggioranza del Parlamento basco hanno approvato un testo nel quale vengono criticate le ultime decisioni del Tribunale Supremo, che ha revocato le sentenze delle udienze provinciali riguardanti i club di cannabis presenti in Euskadi. Affermano di aver punito le loro direttive con gravi condanne economiche e carcerarie, e questo ha “interrotto” i “lenti progressi” degli ultimi anni per l’accettazione di nuovi “ambiti di libertà”.
La legge sulle dipendenze come punto di inflessione
Dopo aver ricordato che da due legislazioni la Camera basca sta studiando la legalizzazione di questi club, nelle relazioni sono state accettate varie raccomandazioni per “avanzare” nella regolamentazione di queste organizzazioni di consumo condiviso e riportare le conclusioni alla Legge sulle dipendenze che conosciamo oggi, una legge che punisce il consumo di tabacco e alcol ma lascia le porte aperte alla cannabis nei club sociali.
Anche i partiti hanno voluto chiarire che con la loro iniziativa non negano gli effetti nocivi della marijuana ma affermano che “il fatto che sia oggettivamente dannosa non ne giustifica il divieto”, facendo proprio l’esempio dell’alcol.
La Federazione di Associazioni di Consumatori di Cannabis della zona di Euskadi (EUSFAC) è una delle più soddisfatte dall’approvazione di questa legge, poiché lavora da cinque anni per la sua riuscita, da quando nel 2011 è arrivata per la prima volta al Parlamento basco con l’idea di legalizzazione i club di cannabis. Ora sono state poste le basi per andare avanti e ottenere che la Legge sulle dipendenze abbia una sezione specifica che regoli e riconosca i club sociali di cannabis in maniera autonoma.
Si tratta di un altro traguardo raggiunto da questa federazione, dopo l’approvazione, l’anno scorso, della normativa municipale che riconosce l’effettiva legalizzazione da parte del Comune di San Sebastián. La capitale dei Paesi Baschi è stata la prima a creare un’ordinanza specifica per regolare la situazione dei 21 club di questo tipo contati nella città, determinandone per esempio il divieto di apertura a meno di 300 metri da centri educativi e di salute.
Ci saranno espedienti come in Navarra?
Come è successo con l’espediente di incostituzionalità presentato dal Governo centrale, che portò alla sospensione della legge forale navarra che regolamentava i club sociali di cannabis, il ministro della Sanità in carica, Alfonso Alonso, ha inizialmente annunciato che il Governo pensava di aprire un espediente contro la Legge sulle dipendenze nel caso in cui la regolamentazione dei club di cannabis andasse oltre l’ambito di competenza di Euskadi.
Quest’espediente è tuttavia considerato “improbabile” poiché giuridicamente l’unica cosa che ha fatto il Parlamento basco è riconoscerne i diritti, cioè l’esistenza dei club sociali e lo sviluppo della loro legalizzazione attraverso un regolamento. Con questa nuova legge vengono zittite anche le discussioni del Tribunale Supremo e vengono dotate di un riconoscimento necessario tutte quelle associazioni in lotta aperta con i tribunali per l’annullamento delle recenti sentenze di condanna.
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