Dinamed CBD

L’OMS afferma che il CBD non crea dipendenza né danneggia la salute e gli riconosce proprietà terapeutiche

  • Il CBD saluta il 2017 alla grande, un anno in cui il cannabinoide, che era passato inosservato fino a quando il dottore Raphael Mechoulam non se ne è interessato, è stato al centro delle riunioni di alcuni degli organismi internazionali più rilevanti.
  • In tale contesto, la principale conquista del cannabidiolo è stata la pubblicazione di una relazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in cui si legge che "il CBD non crea dipendenza", "non provoca effetti psicoattivi né cardiovascolari" avversi, "non comporta rischi per l’individuo né per la società" e possiede "proprietà terapeutiche promettenti".
  • In questo post analizziamo il rapporto dell’OMS che segnerà un prima e un dopo nella storia della marijuana.
Dinamed CBD

Il Comitato di esperti dell'OMS sulla tossicodipendenza si è riunito a Ginevra (Svizzera) dal 6 al 10 novembre allo scopo di analizzare il CBD e circa un mese dopo è stato pubblicato un rapporto di tre pagine contenente le conclusioni. In seguito, ti proponiamo un riassunto punto per punto, ma prima di procedere ci teniamo ad evidenziare l'ultima ma non meno importante conclusione della relazione. Ci riferiamo alla quarta, che oltre a riconoscere il potenziale terapeutico del CBD per la cura dell'epilessia e di altre malattie, osserva come la sostanza "non figuri nelle liste delle convenzioni internazionali delle Nazioni Unite per il controllo degli stupefacenti del 1961, del 1971 né del 1988". Ne consegue dunque che questo cannabinoide della marijuana non è considerato una droga dalle Nazioni Unite. Così, il rapporto dell'OMS costituisce un importante passo avanti per la cannabis medicinale, in quanto apre la porta a nuove ricerche basate sul potenziale terapeutico del CBD.

 

Il CBD analizzato dagli esperti: riassunto

1. Non crea dipendenza e non è nocivo per la salute

  • Nel primo punto della relazione si afferma che, in base a studi condotti su animali, la dipendenza da CBD è praticamente inesistente.
  • Relativamente alle conseguenze di un ipotetico abuso di questo cannabinoide, analisi della stimolazione intracranica condotte su topi non hanno rivelato alcun effetto indesiderato attribuibile all'abuso di CBD.
  • Dagli studi condotti su esseri umani si evince che il CBD crea la stessa dipendenza del placebo, e anche che la sostanza da sola non provoca effetti psicoattivi né cardiovascolari significativi. Infine, si ribadisce quanto affermato relativamente all'assenza di conseguenze negative attribuibili all'abuso di CBD.

2. Non crea allarme sociale

  • Nel secondo punto, l'OMS evidenzia che il CBD non suscita alcuna preoccupazione pubblica.

3. Presenta potenziale come sostanza medicinale

4. Impatto della sostanza

  • In base alle prove scientifiche, la relazione conclude che il CBD è privo di psicoattività, non provoca dipendenza e ha una "promettente" utilità terapeutica, motivo per il quale incoraggia lo svolgimento di ulteriori ricerche.

Leggi la relazione completa

Il CBD, il cannabinoide che sta legalizzando la marijuana

A livello europeo, è già legale in Svizzera, ma l'onda del CBD si sta rivelando un fenomeno globale. Infatti, il cannabinoide era già stato rimosso dalla lista delle sostanze proibite dell'Agenzia Mondiale Antidoping, offrendo agli atleti professionisti la possibilità di consumare marijuana priva di THC a partire dal 2018. Una tendenza che sta portando verso la graduale eliminazione della cannabis senza THC dalle liste di sostanze proibite delle organizzazioni internazionali.

Cos'è il CBD?

Il CBD è una sostanza presente in alcune (non in tutte) varietà di cannabis e, a differenza del THC, il cannabinoide più conosciuto della pianta, non è psicoattivo, anzi, agisce come antagonista riducendone gli effetti (piscoattività, secchezza delle fauci, tachicardia, perdita della nozione del tempo). Questa capacità di regolare gli effetti del THC rende il CBD un elemento molto interessante per l'ambito della marijuana ricreativa, in quanto le varietà con diversi rapporti di THC:CBD moltiplicano le possibilità di consumo. Infine, il CBD possiede numerose proprietà medicinali.

Quali sono le proprietà medicinali del CBD?

Proprio come è stato appena ribadito dall'OMS, il CBD è una sostanza con pochi o nessun effetto indesiderato che non possiede proprietà psicoattive, bensì numerose virtù terapeutiche che lo rendono un elemento sempre più interessante per la comunità scientifica.

  • Proprietà anticonvulsivanti: Diversi studi clinici hanno dimostrato come il CBD possa rappresentare un modo efficace per trattare l'epilessia, più precisamente la sindrome di Dravet, una forma rara del disturbo che provoca attacchi più lunghi della norma portando a un danno cerebrale progressivo che nei casi più estremi può rivelarsi fatale. In un tale contesto, sono molto incoraggianti i casi come quello della bambina Charlote Figi, che dopo aver provato tutta una serie di alternative inefficaci, ha trovato sollievo ai suoi attacchi convulsivi nel CBD.
  • Rilassante muscolare: Altri studi suggeriscono che la combinazione di THC e CBD può contribuire ad alleviare la spasticità (tensione e rigidità inusuale del tono muscolare) associata a malattie quali la sclerosi multipla.
  • Azione neuroprotettiva: Esistono numerosi studi che sostengono che il CBD può essere di utilità nel recupero delle zone del cervello affette da morte neuronale cronica e acuta.
  • Cura dello stress, della depressione e delle malattie mentali: Diversi studi suggeriscono che anziché produrre effetti indesiderati in questa direzione, come potrebbe accadere con il THC, il CBD rappresenterebbe addirittura uno strumento efficace per la cura della psicosi.
20/12/2017

Commenti dei nostri lettori

Non ci sono commenti ancora. Vuoi essere il primo?

Lascia un commento!

Contatto

x
Contattaci