- Che l’Italia stia vivendo un risveglio culturale nei riguardi della canapa ormai non ci sono più dubbi. Oltre ai provvedimenti presi a livello politico, l’interesse ad approfondire le conoscenze sulla cannabis che ha dimostrato il pubblico italiano è cresciuto a dismisura negli ultimi tempi.
Decenni di politiche restrittive nei confronti della cannabis hanno determinato un impoverimento delle tecniche industriali e di coltivazione di questa pianta e, sono riusciti ad offuscare il passato glorioso che ha avuto la canapa in Italia. Ma i ricordi sono difficile da cancellare. In tutta la penisola si è sentita la necessità di promuovere eventi pensati per colmare un vuoto di memoria generato da anni di proibizionismo. Anche in Sicilia, terra fertile e dal sole raggiante, si respira questa aria frizzante di novità riguardo alla canapa. Dall’A.C.S.(Associazione per la Canapa Siciliana), realtà associativa locale che s’impegna a divulgare, informare e coinvolgere vari settori, dall’agricolo a quello medico, è nata l’idea di organizzare una manifestazione dedicata ai vari aspetti della canapa.
Come si legge dal comunicato stampa: “Catania è la città più ricettiva riguardante la canapa: è la prima città per vendita di prodotti Sicilcanapa ed è sede di università ed aziende che stanno già sperimentando impieghi innovativi di derivati della canapa, oltre ad ospitare tre importanti growshop (The other plant – Super Natural – Skunkatania)”.
Giuseppe Nicosia, co-organizzatore della fiera e autore di Leone Bianco Leone Nero, in un’intervista a RadioLab spiega le ragioni logistiche ed ideologiche che, dopo un’analisi specifica, hanno portato l’A.C.S. ad eleggere Catania com location dell’evento: vi e` un facile accesso alla struttura fieristica (l’aeroporto di Catania è il secondo per affluenza di voli nazionali e la stazione dei treni è proprio dietro il complesso fieristico) ed è la più antica sede dell’università siciliana, avendo all’attivo quasi cinquantà facoltà. Il suggestivo paesaggio dell’Etna farà quindi da sfondo a questa tre giorni interamente dedicata alla ri-scoperta degli usi della canapa.
La pianta di canapa ha infatti proprietà già in fase vegetativa: riesce a filtrare grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera durante la sua crescita. Inoltre a seguito di recenti studi condotti sul campo, sembra che la cannabis sia un ottimo fitodepurante, visto che le sue radici hanno un apparato radicale profondo che assorbe i metalli. La stessa pianta può essere in seguito raccolta ed utilizzata per fini industriali, tessili o nella costruzione di ecopannelli isolanti.
E’ stato riconosciuto dal ministero della salute e dalla comunità scientifica internazionale che il suo frutto, il seme, ha un alto potere nutrizionale: è uno dei pochi semi al mondo che contiene oltre il 20% di proteine nobili, sostanze ad azione antiossidante e un equilibrio ottimale tra i grassi polinsaturi. Il suo fiore ha un alto valore terapeutico, per via dei cannabinoidi presenti, che potrebbe trovare impiego nel trattamento di diverse patologie: dalla sclerosi multipla, cancro, anoressia, depressione, insonnia.
Dal fusto si estrae il canapulo, la fibra con la quale si creano tessuti e corde di qualità, Il canapulo può essere usato inoltre come sostituto del legno, della plastica e di quasi cinquantamila derivati. Ad esempio la migliore carta al mondo deriva dalla cellulosa di canapa: un ettaro coltivato a canapa da la stessa quantità (ma di qualità migliore) di quattro ettari di foresta. C’è da notore che però che la canapa si pianta a marzo e si raccoglie ad ottobre, mentre gli alberi necessitano di almeno 20 anni per poter essere utilizzati.
Fino ai primi del Novecento la cannabis era conosciuta dalla gente per i suoi effetti medicinali e trovava impiego in moltissimi aspetti della vita quotidiana. Ma da quando per meri fini economici è stata considerata una droga, la cannabis fu sostituita quasi completamente dal petrolio.
La fiera Malacanapa si propone di far rivivere tutti gli aspetti (passati, presenti e futuri), le potenzialità e le possibili nuove applicazioni di questa meravigliosa pianta.
La tre giorni prevede un programma ricco di appuntamenti e manifestazioni. Si parte il 24 con una giornata dedicata ad una serie di convegni sugli aspetti storici e botanici della canapa. Ad intervenire ci saranno docenti specializzati dell’università di Agraria di Catania, che spiegheranno le caratteristiche di questa pianta multifunzionale e il suo Ruolo nella rigenerazione della salute, dell'ambiente e dell'economia.
La coltivazione è semplice, la trasformazione è una materia un pò più complicata. Questo è una delle problematiche più attuali in Italia, che ci trasciniamo per via dei anni di proibizionismo, che hanno bloccato la sperimentazione tecnico-industriale dei macchinari, rallentando di
conseguenza tutti gli aspetti legati alla produzione ed alla trasformazione di cannabis. Quella della lavorazione è una sfida presa dal dottor Valerio Zucchini, ideatore di una macchinario per la raccolta della canapa sul campo, che durante il convegno spiegherà le potenzialità ed applicazioni della sua invenzioni. Sarà presente inoltre Rachele Invernizzi, responsabile del primo centro di trasformazione del Mezzogiorno, che racconterà la sua esperienza pratica nella lavorazione delle paglie e gli aspetti legati all’impianto di trasformazione di Crispiano(TA).
Il programma del 25 Aprile, Festa Nazionale della Liberazione, è stato dedicato non a caso invece agli aspetti più legati alla legislazione degli usi terapeutico-ricreativi della canapa. Sarà presente Rita Bernardini, segretario dei Radicali italiani e figura importante nella lotta al proibizinismo italiano, che fornirà un quadro attuale sui provvedimenti politici presi a riguardo della liberalizzazione della canapa.
Saranno presenti i rappresentanti delle associazioni La piantiamo e Cannabis Cura Sicilia, uniche per il loro genere in Italia ed attive sul territorio nazionale, che parleranno dei benefici ottenuti dall'uso di cannabis per contrastare gli effetti delle loro patologie e problemi nel reperire il farmaco. Per completare gli approfondimenti in campo terapeutico è prevista una Conferenza video con Prof. Giampaolo Grassi (Primo Ricercatore presso CRA- CIN di Rovigo) sulle norme vigenti sulla cannabis terapeutica in Sicilia e le sue sperimentazioni possibili.
Una parte della giornata riguarderà aspetti più sociali. E’ prevista la presentazione del nuovo libro di Fabrizio Dentini, giornalista specializzato nel’informazione cannabica, “Canapa Medica – Viaggio nel pianeta del Farmaco Proibito”, una raccolta di 64 storie di vita sulle applicazioni mediche della canapa; inoltre ci sarà Naim Naderi, ricercatore, che ci spiegherà i risultati della sua ricerca empirica sul fenomeno della coltivazione domestica, Da consumatore a Coltivatore.
Domenica 26 e’ invece dedicata al settore alimentare. Sarà presente la Federazione Italiana Pizzaioli ed il mastro pastaro Scuderi che si occuperà della realizzazione della "vera pasta" con farine siciliane e l'aggiunta di farina di semi di canapa, spiegandone le molteplici qualitá. Diversi chef e pasticceri, invitati da Malacanapa delizieranno il pubblico con piatti tipici della tradizione culinaria siciliana, per l’occasione rivisitati con derivati alimentari di canapa.
La prima fiera della canapa in Sicilia, potrà essere uno strumento per offrire una chance per tutte quelle persone interessate ad investire nel settore o, semplicemente curiose verso una pianta che sempre più spesso viene definità risorsa piuttosto che “droga”.
Che la cannabis sia una risorsa da esplorare piuttosto che criminalizzare ci crede anche l’amministrazione comunale e provinciale di Catania che patrocina la fiera. Tra eccellenti prove di gastronomia e conferenze di esperti nel settore, Dinafem, cui stand sará ubicato nella Grow Zone, è lieto di partecipare a Malacanapa e condividere saperi, informazioni ed esperienze riguardo la canapa, i suoi semi e le sue molteplici proprietà.
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