- Fiori, farmaci, cosmetici e ora anche lubrificanti vaginali.
- Sono sempre più numerose le imprese che puntano sulle nicchie più sperdute del mercato della cannabis nel tentativo di capitalizzare ogni beneficio della pianta.
Nonostante l'accoppiata marijuana e sesso sia di grande attualità, la pianta è stata utilizzata per incrementare la libido e il piacere sessuale da secoli. Le civiltà antiche ne facevano uso all'interno dei loro riti erotici e in determinate culture, tra cui quella indiana, è stata utilizzata come rimedio per l'impotenza e per la mancanza di lubrificazione così come per liberarsi dalle inibizioni.
In queste culture la cannabis è considerata un potente afrodisiaco naturale che contribuisce ad un maggiore senso di benessere e distensione durante il rapporto sessuale. Una convinzione che ora è stata recuperata. Come? Grazie a lubrificanti come quelli di Aphrodisiac Group, che vengono formulati con componenti della pianta allo scopo di garantire un'esperienza più piacevole alle donne.
Ma non è tutto. Gli esperti, sempre in maggior numero, assicurano che questi lubrificanti possono rivelarsi un aiuto fondamentale per chi soffre di disturbi di natura sessuale, quali vaginismo o secchezza vaginale. Tra gli altri benefici segnalati ci sono la riduzione dell'ansia, il miglioramento dell'umore e l'alleviamento dei dolori della zona genitale, che in pratica si traduce in una maggiore predisposizione a dimenticare i problemi, a lasciarsi andare e a godersi appieno ogni incontro.
Disturbi sessuali femminili più frequenti
Passione, desiderio e trasporto: il sesso è sicuramente uno dei più grandi piaceri della vita, ma non tutti possono dire di godersi l'esperienza. Purtroppo, c'è chi soffre di disturbi sessuali di natura fisica o psicologica che spesso hanno a che fare con una disfunzione riproduttiva o genitale.
Ecco i disturbi più comuni tra le donne:
- Vaginismo:spasmo involontario dei muscoli vaginali che rende impossibile la penetrazione.
- Dispareunia:dolore associato al vaginismo o alla penetrazione difficoltosa.
- Anorgasmia: difficoltà o impossibilità di raggiungere l'orgasmo.
- Secchezza vaginale: molto frequente durante la menopausa.
Anche se spesso questi disturbi sono curabili, il tandem sesso e marijuana costituisce un'ottima alternativa naturale per chi ha già provato tutto, in quanto contribuisce al rilassamento e all'incremento del flusso sanguigno, amplificando l'esperienza sessuale e addirittura provocando orgasmi più intensi.
Una questione di scienza
Sugli oltre 400 componenti presenti nella cannabis, il cannabidiolo (CBD) e il tetraidrocannabinolo (THC) sono le sostanze più efficaci quando si tratta di migliorare i rapporti sessuali. Le ricerche finora svolte hanno dimostrato che dopo l'assunzione di marijuana, il THC raggiunge il flusso sanguigno e arriva in fretta al cervello, provocando una sensazione di euforia e benessere. Un altro bersaglio su cui agisce il componente attivo più famoso della pianta è il sistema di ricompensa, che gestisce la risposta agli stimoli piacevoli quali la cioccolata o il sesso, stimolando le cellule cerebrali a rilasciare dopamina, la sostanza chimica associata alla felicità.
Il CBD, a sua volta, presenta importanti benefici medicinali e terapeutici, e viene utilizzato per favorire il rilassamento, per alleviare la nausea, per ridurre le infiammazioni o per controllare le convulsioni.
Dunque, quando entrambi i cannabinoidi vengono somministrati nelle giuste dosi e in associazione con altri componenti tramite un lubrificante, il risultato sulle donne è sorprendente: da una parte, allevia i malesseri fisici e, dall'altra, favorisce uno stato d'animo più leggero ed euforico. Altrettanto interessante è il fatto che, secondo i ricercatori, la somministrazione vaginale spesso è da preferire alla somministrazione orale, in quanto la prima permette di evitare molti degli effetti collaterali della seconda, compresi i suoi "due grandi scogli", ovvero l'assorbimento intestinale e il metabolismo epatico di primo passaggio, che può portare all'inattivazione del farmaco nel fegato.
Karen Morton, ginecologa, si mostra favorevole "all'utilizzazione della vagina come via di somministrazione dei farmaci sistemici, che in sintesi funziona in modo molto simile alla somministrazione per via rettale. Il flusso ematico di queste zone è molto attivo, per cui l'assorbimento di qualsiasi sostanza, analgesica od ormonale che sia, avviene molto velocemente", spiega la Morton, che aggiunge: "se il lubrificante contiene una quantità sufficiente [di marijuana], l'effetto sarà per forza un maggior senso di felicità, e ciò può sicuramente essere di aiuto".
In assenza di studi che dimostrino il ruolo terapeutico della cannabis nel sollievo dei disturbi sessuali, Ashley Manta, direttrice di Cannasexual ed educatrice professionale in materia di sesso e cannabis, afferma che la marijuana è stato l'unico modo che ha trovato per liberarsi dai rapporti sessuali dolorosi.
'CannaSexual' è una parola creata dalla Manta per descrivere le persone che abbinano sesso e cannabis consapevolmente. Il termine è diventato poi il marchio di uno stile di vita e viene utilizzato dalla Manta per commercializzare la sua linea di prodotti erotici così come le sue sessioni di coaching per coppie o persone interessate a migliorare la loro vita sessuale attraverso la marijuana.
Il lubrificante che promette orgasmi multipli
Più recentemente, uno studio condotto su un gruppo di donne di età compresa tra i 21 e i 70 anni ha analizzato l'eventuale incidenza di questo "oro verde" nel raggiungimento dell'orgasmo. Il prodotto scelto è stato Foria, il primo lubrificante alla cannabis al mondo sviluppato appositamente per incrementare il piacere sessuale femminile.
Presentato sotto forma di spray, si tratta di un olio di cannabis medicinale a base di THC e CBD da applicare direttamente sulla zona intima che viene prodotto con marijuana coltivata in California. La formula, aromatizzata con l'olio di cocco per tenere lontano le infezioni fungine e a pH basso per una maggiore protezione della pelle, viene descritta come cento per cento naturale dai suoi creatori, i quali affermano che si tratta di un prodotto libero di sostanze chimiche, vegano e, volendo, anche commestibile. Le partecipanti che l'hanno provato hanno riportato esperienze molto diverse: mentre alcune raggiungevano il climax più in fretta, altre si sentivano più rilassate, e altre ancora provavano orgasmi multipli per una durata fino a quindici minuti.
Tutte, però, concordavano su un punto: il lubrificate aveva avuto un ruolo essenziale in tutti i loro rapporti, evidenziando il potenziale dei prodotti a base di cannabis per ottimizzare i momenti di intimità. Foria, purtroppo, è disponibile soltanto per i cittadini californiani registrati come utenti di cannabis medicinale, una situazione che si spera possa cambiare man mano che altre regioni legalizzeranno l'uso sia terapeutico che ricreativo della cannabis, aprendo i loro mercati a prodotti come questo.
Cannabis per donne?
Ecco la proposta di Karyn Wagner, creatrice di un ceppo di marijuana pensato appositamente per le donne e che lei definisce come afrodisiaco. Parliamo di Sexxpot, varietà il cui segreto risiede nel suo relativamente discreto contenuto di THC (14%), perché, come spiega la Wagner, l'obiettivo è quello di ottenere un effetto sensuale e piscologico. Lo slogan, "i fiori che lei vuole davvero".
Secondo la Wagner, che è anche membro dell'American Nurses Association, "le donne hanno bisogno di quantità minori di THC rispetto agli uomini", ecco perché Sexxpot è particolarmente adatto al genere femminile. L'idea ha preso forma in seguito ad un rapporto sessuale avvenuto dopo che la Wagner si era fumata una canna: tutto ad un tratto ha capito che doveva sviluppare una varietà che potesse migliorare la vita sessuale delle donne e le aiutasse a raggiungere l'orgasmo.
Tra gli altri benefici, Sexxpot contribuisce anche alla regolazione del sistema endocannabinoide e al ristabilimento dell'equilibrio ormonale. Infatti, l'elevato contenuto di THC delle varietà attuali può provocare un effetto anti-estrogeno nelle donne, anche se il numero di studi disponibili è troppo ridotto per essere definitivi. Proprio per questo, non dobbiamo dimenticare che l'unico modo per esplorare le varie proprietà e benefici della pianta è l'accesso a tutti i format e vie di somministrazione, per quanto intime.
Commenti dei nostri lettori
Non ci sono commenti ancora. Vuoi essere il primo?
Lascia un commento!Ti è piaciuto il post?
La tua esperienza con i nostri semi è molto importante per noi e potrebbe aiutare altri utenti (il tuo indirizzo email non verrà pubblicato).