- Le condizioni climatiche svolgono un ruolo centrale nella coltivazione della cannabis.
- In questo articolo ci concentreremo sull’importanza dell’umidità relativa dell’aria nelle varie fasi di coltivazione.
- Vediamo insieme qual è il livello di umidità giusto per ogni fase e come gestire correttamente questo parametro durante l’intero ciclo di coltivazione.
Cos'è l'umidità relativa dell'aria?
Per avviare la coltivazione nelle migliori condizioni possibili, è fondamentale capire il significato di "umidità relativa dell'aria", un parametro che ci informa sulla quantità o concentrazione di vapore acqueo presente nell'ambiente.
Il livello di umidità dell'aria è direttamente legato alla temperatura, in modo che quando la temperatura aumenta, lo fa anche l'umidità, e viceversa. E per questo che i deumidificatori non solo riducono l'umidità dell'aria, ma ne abbassano anche la temperatura.
Quando il livello di umidità sfiora il 100%, l'aria non è in grado di trattenere l'umidità in eccesso, provocando condensazione sotto forma di goccioline, nebbia, rugiada o pioggia.
Se la temperatura del tuo spazio di coltivazione è ad esempio di 30 ºC, accompagnati da un livello di umidità relativa del 33-35%, abbassando la temperatura a 10-12 ºC troppo in fretta, l'umidità potrebbe raggiungere rapidamente il 100% o punto di rugiada, una situazione che, durante la fine della fioritura, potrebbe risultare critica. Infatti, una gestione non corretta dell'umidità relativa dello spazio di coltivazione, dovuta a variazioni troppo brusche, potrebbe provocare la comparsa di muffa sui fiori.
Qual è il livello di umidità più adeguato per ogni fase della coltivazione?
Di seguito indichiamo il livello di umidità ideale per ogni fase evolutiva della coltivazione della cannabis.
Germinazione/radicamento di talee
Durante questa fase, è fondamentale che il livello di umidità relativa della mini-serra si mantenga su percentuali tra l'80 e il 90%. Ciò si applica sia ai semi appena germinati sia ai cloni giovani (0-10 giorni) ancora sprovvisti di un apparato radicale robusto, e quindi fragili.
Un livello di umidità elevato aiuta le piantine a concentrare le proprie energie sulla produzione di radici forti e vigorose. La temperatura, a sua volta, deve aggirarsi intorno ai 25-26 ºC durante il giorno e ai 21-22 ºC durante la notte.
Piantine giovani e cloni di 10 giorni
In questa fase intermedia, la temperatura non va modificata. L'umidità, invece, va ridotta, ma solo leggermente (70-80%), in modo da continuare a garantire le condizioni necessarie per la formazione di un sistema radicale vigoroso, che nel caso delle piantine è ancora debole e in quello dei cloni addirittura inesistente.
Assicurare il giusto livello di umidità è particolarmente importante in questa fase, visto che le talee iniziano a sviluppare le loro prime radici da 12 a 20 giorni dopo essere state inserite nel substrato. Si tratta dunque di un fattore fondamentale per favorire il corretto sviluppo dei giovani esemplari.
Fase di crescita
Arrivati a questa fase, le piantine, che provengano da semi o da talee, avranno sviluppato un apparato radicale denso abbastanza da garantire un elevato assorbimento di nutrienti, e quindi una corretta alimentazione, nonché un sistema immunitario resistente che permetta il trapianto in un nuovo vaso in cui continuare a crescere.
Le condizioni climatiche vanno quindi modificate in modo da agevolare i vari metabolismi caratteristici della fase di crescita, garantendo il benessere delle piante così come un ottimo sviluppo a livello generale.
A tale scopo, l'umidità deve rimanere alta ma comunque al di sotto dei valori iniziali, idealmente tra il 60 e il 70%, e la temperatura deve aggirarsi intorno ai 22-28 ºC durante il giorno e ai 18-22 ºC durante la notte.
Inizio della fioritura
L'inizio della fioritura, che si caratterizza dallo "stretch" o ultima spinta di crescita, è una fase di transizione durante la quale lo sviluppo fiorale è solo parziale e la pianta abbandona progressivamente la crescita.
Al fine di evitare eventuali shock termici e garantire il benessere generale delle piante, predisponendole alla produzione di fiori eccezionali, sia in termini di quantità che di qualità, l'umidità va impostata intorno al 50-60%, con temperatura di 20-26 ºC giorno e notte. Questi parametri sono validi per le 3-4 prime settimane di fioritura, in funzione della varietà.
Fine della fioritura
Durante la seconda fase della fioritura, l'umidità va ridotta al 40-50%, addirittura al 40% durante le 2-3 ultime settimane. Questo vale soprattutto per le varietà che producono fiori densi o che sono particolarmente sensibili alla muffa. Infatti, se l'umidità viene gestita come indicato, il rischio di comparsa di botrite sui fiori si riduce drasticamente.
Per quanto riguarda la temperatura, si consiglia un intervallo compreso tra i 18 e i 24 ºC durante il giorno, e tra i 17 e 20 ºC durante la notte. In questo modo, si controlla il punto di rugiada dei fiori, fondamentale per evitare la comparsa di funghi, che comprometterebbe tutto il lavoro svolto in precedenza.
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