- Per l’ennesima volta, il paese fa notizia e si piazza al primo posto per quanto riguarda la legislazione nell’ambito della marijuana. L’ultimo tentativo che ha fatto è stato un disegno di legge che depenalizza il possesso di marijuana per uso personale. Sebbene sia stata frenata, l’iniziativa rivela le buone intenzioni che di sicuro porteranno a un quadro regolatore dell’erba.
Israele è un paese che negli ultimi anni si è portato in prima fila non solo nel settore della cannabis, ma anche in materia di legislazione della pianta. Il ministro di giustizia, Ayelet Shaked, ha proposto, nel suo ultimo tentativo, che la procedura penale applicata finora venisse sostituita da delle sanzioni economiche.
Questo nuovo disegno di legge, che ha il sostegno sia dei legislatori sia dei cittadini, farebbe sì che il possesso di marijuana per consumo personale non venisse più considerato un atto criminale. Nonostante ciò, non è riuscito ad aprirsi un varco, soprattutto a causa dell’opposizione del ministro della pubblica sicurezza, Gilad Erdan.
Questa, però, non deve essere considerata come una sconfitta. Erdan si è dichiarata disponibile anche a formare un comitato per esaminare i termini del progetto e arrivare a una versione che soddisfi entrambe le parti. Per questo, è necessario aspettare che nei prossimi mesi il paese riesca a festeggiare la depenalizzazione del consumo.
Qualora venisse approvato in futuro, Israele permetterebbe il possesso di un massimo di 15 grammi a tutte le persone con più di 21 anni. In questo modo, ai sensi di questa nuova legge, tutti coloro che venissero scoperti nell’atto di consumare cannabis continuerebbero ad essere sanzionati, ma con una multa. Qualora la cosa avvenisse in casa loro, la cifra ammonterebbe a circa 70 euro. Se l’intervento di verifica in uno spazio pubblico, la cifra salirebbe a circa 344 euro.
La marijuana gode di grande apprezzamento fra i cittadini, motivo per cui lo stesso ministro afferma che il suo consumo è troppo esteso per continuare a considerarla un crimine. Israele ha, infatti, uno degli indici di consumo di cannabis più alti per abitante. Inoltre, 21.000 persone godono di un permesso per usare la pianta come medicinale.
Sembra, quindi, che questo sia il contesto perfetto affinché un progetto con queste caratteristiche possa andare avanti senza troppe complicazioni. Non è la prima volta che il paese cerca di avanzare in questo senso. Nello scorso mese di marzo, anche un’altra legge simile, che avrebbe consentito fino a 5 grammi di cannabis per uso personale, ha trovato alla fine il rifiuto dei legislatori.
Per adesso, bisogna aspettare il verdetto del comitato per sapere se alla fine questo progetto verrà alla luce. Nel frattempo, anche facendo dei confronti con i tentativi precedenti, è possibile affermare che la nazione continua ad essere disposta a fare dei passi in avanti in materia di riconoscimento delle libertà dei consumatori di marijuana.
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