- Le analisi delle genetiche di Dinafem Seeds, elaborate dall’équipe tecnica del laboratorio di questa società, offrono alcuni grafici che mostrano le concentrazioni di cannabinoidi e terpeni di ogni varietà.
- Come interpretiamo queste percentuali? Cosa indica il fatto che il terpene principale di un dato ceppo di cannabis sia il mircene? Cosa possiamo supporre riguardo a una genetica che presenta a malapena tracce di CBD?
- Per trarre delle conclusioni attendibili da questi dati, è necessario sapere cosa sono questi composti della pianta sativa, come interagiscono con il nostro organismo e come cambiano i loro effetti a seconda dei livelli che presentano.
- In questo post vi riassumiamo i punti chiave per poter interpretare l’analisi di qualsiasi varietà di Dinafem, quindi, vi spieghiamo a cosa prestare attenzione per capire il profumo e il sapore di una particolare genetica di cannabis e come fare per prevederne l’effetto.
L'équipe tecnica di Dinafem Seeds studia i livelli di concentrazione dei composti attivi delle varietà di cannabis, delle piante implicite in un processo di breeding per selezionare le generazioni parentali adatte per creare una determinata genetica, da un lato, e delle varietà del catalogo per offrire ai coltivatori dati oggettivi sulle caratteristiche dei semi da germinare, dall'altro. Questi dati riflettono le informazioni delle analisi fornite nella scheda del prodotto dei nostri semi. Come è possibile vedere nella suddetta sezione del nostro sito web, queste analisi sono strutturate in due parti: la composizione in cannabinoidi di una data varietà, rappresentata da un grafico a barre, e la composizione in terpeni, rappresentata da un grafico a torta.
Per poter interpretare questi grafici bisogna sapere a cosa prestare attenzione: quali cannabinoidi e terpeni sono predominanti, qual è la concentrazione di ciascuno di essi o a partire da quale livello di concentrazione dobbiamo considerarne la presenza. Vediamo le risposte.
Interpretazione della concentrazione dei cannabinoidi
Prima di tutto, ricordiamo cosa sono i cannabinoidi. Chiamiamo cannabinoidi tutti quei composti che si legano ai recettori dei cannabinoidi dell'organismo umano. Ovvero, i composti della pianta di cannabis sativa in grado di interagire con il sistema endocannabinoide del nostro corpo, e quindi responsabili di provocare diversi effetti sugli esseri umani durante il consumo di cannabis. Nella parte delle analisi delle varietà di Dinafem corrispondente alla somma totale dei cannabinoidi, si mostrano i seguenti cannabinoidi: THC + THCA, CBD + CBDA, CBDV, THCV, CBC, CBG e CBN.
Rapporto THC/CBD
Come si può vedere nei rapporti delle genetiche di Dinafem, gli unici cannabinoidi con una concentrazione superiore allo 0,1% sono il THC e il CBD. Fino ad ora, il breeding di questa società si è concentrato sulla creazione di genetiche con livelli significativi di questi due composti. Varietà con livelli molto elevati di THC, come la mitica Moby Dick, Critical + o la recente Gorilla. E dall'altra parte, varietà con livelli di CBD molto alti, con pochissime tracce di THC, come nel caso di Dinamed CBD o di Dinamed Kush CBD Auto. Tra questi due estremi, troviamo genetiche che presentano livelli equilibrati di entrambi, come ad esempio Bubba Kush CBD o Amnesia CBD.
Al momento, non troviamo varietà Dinafem con percentuali importanti di CBN, THCV o CBC, per esempio. Allora quali conclusioni possiamo trarre dalla percentuale dei due cannabinoidi le cui concentrazioni sono più significative nelle varietà di cannabis Dinafem, il THC e il CBD? Per sapere come interpretarle, inizieremo con lo smentire un'affermazione molto diffusa tra i consumatori. Quella che sostiene che maggiori sono i livelli di THC, maggiore è lo sballo è falsa: perché se una varietà presenta anche livelli significativi di CBD, il cannabidiolo diminuirà gli effetti psicoattivi del primo, e quindi il super sballo finirà in una bolla di sapone.
Infatti non dipende tanto da quale percentuale di THC sia presente, ma da qual è il rapporto THC/CBD. In altre parole, qual è la proporzione relativa di concentrazione tra i due. Prendiamo ad esempio Cheese CBD. Come si può vedere dal grafico a barre dei cannabinoidi, i livelli di THC e CBD sono simili, quindi il rapporto è di 1/1. Ricordando che il cannabidiolo è antagonista del THC, ciò che accadrà nel caso di questa varietà è che il CBD andrà ad annullare la psicoattività del precedente.
Una frase che il tecnico di laboratorio Oier Aizpurua ripete spesso è: "la cannabis medicinale, una volta legalizzata, obbligherà tutte le varietà destinate ai trattamenti terapeutici ad avere livelli minimi di CBD, perché solo in questo modo è possibile garantire la modulazione della psicoattività del THC. Pertanto, questo è l'unico modo per offrire i benefici del THC (tra cui aumento dell'appetito, sedazione o attenuazione del sonno) senza che i pazienti subiscano effetti collaterali come ad esempio la perdita momentanea della memoria, l'ansia o la tachicardia. Il fatto che consumino cannabis con CBD offrirà loro i benefici, ma non li farà sballare". Se Aizpurua ha ragione o meno è qualcosa che scopriremo nel momento in cui avverrà la legalizzazione.
Somma totale dei cannabinoidi
Anche la somma totale dei cannabinoidi è un valore da prendere in considerazione, perché indica la ricchezza dei composti della varietà. Senza guardare così tanto a quello che sono, se coltiviamo una genetica che ci dà una somma totale di cannabinoidi molto bassa, supponiamo inferiore al 5%, ciò significa che questa pianta ha sviluppato a malapena principi attivi in grado di interagire con i recettori del sistema endocannabinoide dell'organismo umano. Potrà profumare, essere bella e anche avere un buon sapore (questo dipenderà dai terpeni), ma sicuramente non ci farà nessun effetto.
Interpretazione della concentrazione dei terpeni
Cominciamo a ricordare cosa sono i terpeni. Come abbiamo già trattato in un post precedente, di tutti i composti chimici presenti nella pianta della marijuana, circa 140 appartengono a questo gruppo di idrocarburi organici. I terpeni sono molecole volatili che evaporano facilmente e raggiungono il nostro naso per aiutarci a identificare il tipo di vegetale che abbiamo di fronte. Infatti, i terpeni non si trovano esclusivamente nella pianta della marijuana, ma fanno parte di molte altre specie del regno vegetale. Esistono tre tipi di terpeni: i monoterpeni, tra cui limonene, mircene, pinene, terpinolene o linalolo, i sesquiterpeni e i triterpeni.
In genere i grafici circolari delle analisi delle genetiche di Dinafem mostrano una decina di terpeni, ma non tutti hanno la stessa importanza. Secondo il tecnico di laboratorio Pierre Antoine Aulas, "i terpeni che compongono l'aroma più caratteristico di una varietà sono i tre che hanno la più alta concentrazione". In altre parole, se vogliamo sapere che odore ha una genetica, dovremmo guardare le tre porzioni maggiori dei terpeni. Gli altri terpeni apportano complessità all'aroma e sono i responsabili del "retrogusto": quelle sfumature più difficili da distinguere che danno originalità a una certa genetica.
Prendiamo come esempio la grafica di Original Amnesia. I principali terpeni sono il β-cariofillene, il terpinolene e il limonene, da cui possiamo dedurre che il profumo di questa pianta è un misto di terra, legno e limone. Tuttavia, è importante tenere a mente, come spiega Aulas, che "è più facile stabilire l'odore di una varietà dai suoi monoterpeni, che sono molto volatili e si attaccano rapidamente al naso, piuttosto che dai sesquiterpeni". Ciò implica che i monoterpeni si disperdano rapidamente con il calore e tale dispersione avvenga più facilmente durante il raccolto rispetto a quella dei sesquiterpeni, che, essendo più pesanti, tendono a rimanere all'interno dei fiori. In altre parole, se effettuate la raccolta velocemente e con sufficiente calore, i monoterpeni andranno quasi certamente perduti e rimarrete con una miscela di sesquiterpeni.
I monoterpeni più comuni sono il limonene, il mircene e il pinene. Per mantenerli, si consiglia di effettuare una essiccazione delle cime lenta e al buio, limitando così l'ossidazione. In seguito, è bene confezionare le cime sottovuoto o conservarle in barattoli di vetro.
Somma totale dei terpeni
Questo numero indica la quantità totale di aromi che la pianta presenta. Una cifra bassa ci indica che l'esemplare di marijuana analizzato è molto povero di terpeni, e quindi privo di odori. In buone condizioni di crescita, un campione di cannabis da un grammo sarà composto dal 2-4% di terpeni.
Caratteristiche dei principali terpeni
In ogni caso, terpeni non apportano soltanto aroma e sapore, ma producono anche degli effetti sul nostro organismo.
Mircene
Profuma di terra ed è molto rilassante. È responsabile del cosiddetto "effetto divano". C'è chi dice che il CBD lo fa sballare, ma di solito lo sballo non avviene per il cannabinoide in sé, ma per l'alta concentrazione di questo monoterpene nei ceppi ricchi di cannabidiolo. Se avete problemi di sonno o tensioni muscolari, coltivate genetiche che abbiano il mircene tra i loro tre terpeni principali.
Cariofillene
Il cariofillene o β-cariofillene è uno dei sesquiterpeni più speciali della cannabis: si lega ai recettori CB2 del sistema endocannabinoide, e quindi ha proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Inoltre, è poco volatile.
Linanolo
Profuma di lavanda, e l'aromaterapia lo considera un grande alleato per sconfiggere la depressione. Gli vengono attribuite anche proprietà antinfiammatorie.
Limonene
Questo monoterpene emana un odore di agrumi, e la sua caratteristica principale è quella di sollevare l'umore. Non a caso molti prodotti per la pulizia e deodoranti ne imitano il profumo allo scopo di creare una piacevole sensazione a chi entra in una stanza che profuma di limonene.
Pinene
È un monoterpene biciclico con due isomeri: α-pinene e β-pinene. Cioè, un composto chimico che con la stessa formula molecolare presenta due strutture chimiche (alfa e beta), pertanto ogni isomero è dotato di proprietà diverse. Di questi due isomeri, il più comune nelle varietà di cannabis è l'α-pinene. Questo profuma di pino e interagisce con il sistema endocannabinoide, offrendo molte proprietà tra cui ansiolitiche, antidepressive e antinfiammatorie.
Terpinolene
È uno dei terpeni meno comuni nella cannabis. Si tratta di un aroma particolarmente fresco con proprietà antimicotiche, antibatteriche, antiossidanti e sedative.
Umulene
Questo sesquiterpene, noto anche come α-umulene o α-cariofillene, è un isomero del β-cariofillene, la versione beta del cariofillene. Profuma di luppolo, toglie l'appetito e ha proprietà antinfiammatorie. _________________________________________________
Fonti:
Per la stesura di questo articolo, sono stati consultati e accompagnati nel loro lavoro i tecnici di laboratorio della Dinafem Seeds, che sono:
Oier Aizpurua: Laureato in Chimica, ha conseguito un Master in Tossicologia e un Dottorato in Chimica Analitica presso l'Università dei Paesi Baschi. È specializzato nell'analisi e nell'estrazione dei cannabinoidi e dei terpeni nonché nell'analisi dei metaboliti dei cannabinoidi nei campioni biologici.
Pierre Antoine Aulas: Laureato in Scienze Farmaceutiche presso l'Università di Lille, ha conseguito una formazione in Scienze Botaniche a Manipal (India), e un Master in Neurofarmacologia incentrato sulla formulazione basata sul CBD come trattamento per i bambini affetti da epilessia in Israele.
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