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La Germania avanza verso la legalizzazione con la distribuzione controllata di cannabis a Berlino a Düsseldorf

  • I governi locali di Berlino e Düsseldorf si sono fatti strada con dei progetti legislativi per far sì che nelle loro regioni si realizzi una distribuzione controllata di cannabis alle persone maggiori di età. Queste proposte locali arrivano pochi mesi prima che il Governo federale depenalizzi nel 2017 il consumo della pianta con fini terapeutici.
  • Tuttavia, nonostante questi progressi, le autorità tedesche si mostrano ancora reticenti al libero consumo e alla vendita. Ti illustriamo qual è la situazione attuale della cannabis in Germania.
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In Europa si continua a discutere sulla legalizzazione della marijuana. Stavolta è il turno della Germania, tramite le iniziative locali dello stato federale di Berlino e della regione di Düsseldorf. Entrambi hanno presentato due proposte per regolamentare la vendita e la distribuzione della cannabis a scopo ricreativo tra gli adulti. 

A Berlino il piano è arrivato per mano dei socialdemocratici, dei verdi e del partito di sinistra. insieme hanno elaborato una proposta per consentire alle persone maggiorenni di acquistare e distribuire marijuana in modo controllato. Dalle file del Partito Verde, Benedikt Lux si mostra pieno di speranze circa il fatto che questa proposta abbia più successo rispetto al tentativo fallito da parte del distretto berlinese di Friedrichshain-Kreuzberg di legalizzare il traffico della cannabis. Allora, l'Istituto Federale per i Medicinali e i Prodotti Sanitari (conosciuto per la sua sigla in tedesco, BfArM) ha respinto l'iniziativa, affermando che entrava in conflitto diretto con l'attuale legge sugli stupefacenti. 

Dal canto suo, Düsseldorf ha intrapreso un'iniziativa diversa rispetto a quella berlinese, anche se con il medesimo obiettivo: quello di legalizzare la vendita regolamentata di marijuana a scopo ricreativo ai maggiorenni. Le sue autorità hanno riunito diversi esperti per dibattere sull'idoneità della proposta. Medici, psicologi, poliziotti o economisti si sono riuniti per creare una visione globale che consenta di avallare la proposta dinnanzi al Governo federale, che ha il compito di dare la sua approvazione alla questione. L'interessa nella zona è tale che dei rappresentanti di altri comuni come Colonia e Münster sono stati presenti alle riunioni, al fine di impiantare degli schemi simili anche nelle loro città.

Un primo passo per aprire un varco

Dall'Associazione tedesca per la Canapa, il portavoce Max Plenert si è mostrato soddisfatto del progetto. "È un tentativo di far avanzare la discussione," afferma. Tuttavia, lo vede ancora troppo locale, poiché afferma che il codice giuridico dovrebbe essere deciso a livello federale e questo approccio resta solo un tentativo di impostazione locale. "Non avrà un grande effetto sul mercato delle sostanze; ma così come con altri progetti politici in materia di droghe, è un'occasione per mostrare ai politici e alla stampa che la questione è importante. E questo potrebbe avviare maggiori cambiamenti", ha argomentato nelle sue dichiarazioni alla radio Deutsche Welle.

Questi piani, ancora in discussione, arrivano giusto pochi giorni prima della data a partire da cui è previsto che in Germania si consenta l'uso della marijuana per scopi medicinali. Secondo quanto approvato dal governo tedesco, dal 2017 i medici potranno prescrivere marijuana ed estratti di cannabis ai malati gravi, a condizione che non esistano altre alternative. Un provvedimento che ha attirato delle critiche da parte dei settori più permissivi con il consumo della pianta, che continuano a cercare alternative affinché il quadro legislativo nel paese teutonico diventi più ampio.

Attualmente, il possesso di cannabis in Germania è illegale, anche se c'è flessibilità nell'applicazione della legge, dal momento che spesso i consumatori che portano con sé fino a 15 grammi non subiscono alcuna penalizzazione. 

L'uso a scopo terapeutico fino all'entrata in vigore della nuova legge è limitato alla specifica autorizzazione concessa ai pazienti gravi dall'Istituto federale per i medicinali e i prodotti sanitari. I malati dovevano richiedere l'uso della cannabis medicinale a questo ente e, dopo un lungo elenco di analisi e controlli, veniva data loro una risposta, che in molti casi non era soddisfacente. Appena cinquecento persone hanno ottenuto, fino ad oggi, questa autorizzazione.

Con l'entrata in vigore nel 2017 della nuova normativa, non sarà più necessario ottenere l'autorizzazione da parte dell'Istituto federale per i medicinali e i prodotti sanitari. Saranno direttamente i medici a prescrivere la cura a base di cannabis a quei pazienti che necessitino di cure palliative, ovvero, i pazienti con una malattia grave per i quali non esiste più alcuna alternativa medicinale tradizionale. Inoltre, con la nuova legge, i costi della cannabis non ricadranno più sui pazienti e saranno a carico del servizio sanitario, che dovrà occuparsi delle cure a base di marijuana prescritte dai medici.

In nessuna delle ultime proposte fatte in Germania si fa riferimento alla liberalizzazione dell'auto-coltivazione. Tuttavia, di recente un tedesco ha ottenuto il permesso di coltivare le proprie piante, dopo 16 anni di ricorsi in tribunale, per farne un uso medicinale. Infine, lo scorso 28 settembre l'Istituto federale per i medicinali e i prodotti sanitari gli ha concesso l'autorizzazione a coltivare fino a 130 piante all'anno per uso personale. Una lotta che sembra destinata a liberare tutti i pazienti. In base a quanto sostengono dall'Istituto, hanno ricevuto più di 130 richieste da parte dei pazienti, di cui solo quella menzionata è stata accettata. 

Europa, manca ancora una legislazione comune

In assenza di leggi sulla cannabis dell'Unione europea, la sua regolamentazione è un tema che riguarda tutti i paesi. La maggior parte degli stati del nord trattano il consumo di marijuana come una questione personale e per usi medicinali e terapeutici. Il caso più significativo è quello olandese. Nei Paesi Bassi, pur non essendo legalizzata, il consumo di cannabis nei famosi 'coffe shop' è stato consentito, in assenza di leggi proibizioniste contro questi locali. Tuttavia, le ultime riforme legislative dei governi conservatori hanno frenato questa tolleranza, che aveva prevalso in Olanda dal 1979.

Dal canto suo, la zona dell'Europa orientale è quella più rigorosa nei confronti della marijuana, con l'eccezione della Repubblica Ceca, dove è consentita la coltivazione di un massimo di cinque piante a persona per uso privato. Di recente in Spagna, durante la campagna elettorale del 2016, si è discusso sulla regolamentazione della produzione e della distribuzione della marijuana, ma non si è ancora giunti a nessun cambiamento legislativo.

Il riferimento alla Germania nella legislazione statunitense

Secondo alcuni quotidiani tedeschi, i progetti proposti in Germania fanno riferimento alle leggi di diverse regioni degli Stati Uniti. Ad esempio, in California, i cittadini con più di 21 anni possono portare con sé piccole quantità di cannabis, oltre a poter coltivare un massimo di sei piante nelle loro case. Negli ultimi anni, anche gli stati di Colorado, Washington, Alaska e Oregon hanno votato a favore della sua liberalizzazione. Oggi, in Nevada, California e Massachusetts è possibile portare con sé un'oncia (28 grammi) di marijuana e coltivare fino a sei piante per uso personale.

Tutto questo è un esempio di democratizzazione della cannabis, che dalla Germania hanno preso come riferimento per promuovere i propri progetti. Ora restano in attesa di una maggiore legislazione a livello federale e che l'Unione europea o i paesi limitrofi mostrino delle norme più permissive.

21/12/2016

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