- Giusto un anno fa è venuta alla luce la nostra prima versione del seme Bubba Kush Auto, frutto dell’incrocio tra una Bubba Kush Pre-98 (secondo molti, la migliore Indica del mondo) e una delle linee autofiorenti più rinomate di Autodinafem, la White Widow Auto. E per noi il risultato è la migliore varietà di autofiorenti che abbiamo mai ottenuto. In questo video è possibile vedere alcune delle piante che sono state utilizzate nel processo di miglioramento e di selezione di questa genetica.
La Bubba Kush Auto è nata con l'obiettivo di offrire al grande pubblico una versione autofiorente di questa Indica californiana, famosa e riconosciuta dai coltivatori più esperti. Si tratta di una pianta perfetta se vogliamo coltivare un prodotto di alta qualità, al chiuso e in un periodo di tempo breve (70-80 giorni), fruttando circa 400-450 gr/m2, in base al sistema utilizzato. Ma si comporta bene anche se abbiamo a disposizione poco spazio all'aperto, poiché offre la possibilità di coltivare discretamente anche in un balcone, in un terrazzo, in una finestra o in un giardino, con una produzione all'aperto che va da 0 a 150 gr. per ogni pianta.
In entrambi i casi consigliamo l'uso di altica (aggiungendone alla terra un 30%) per migliorare l'ossigenazione, e un'innaffiatura frequente, ma realizzata con piccole quantità di liquido. Difatti uno dei problemi più frequenti con questo ceppo deriva dall'eccesso di liquidi (sia di sostanze nutritive che di acqua), poiché questa genetica non dimentica le proprie origini Kush nelle aride montagne di Afghanistan e Pakistan. Per questo motivo, la raccomandazione che diamo è quella di innaffiare con moderazione, in piccole quantità.
La Bubba Kush non è solamente una varietà resistente e facile da coltivare, dalla linea compatta e robusta, ma è anche un piacere da assaporare. I suoi germogli hanno un aroma e un sapore ben definiti, con delle chiare note di petrolio e di terra. E l'effetto dopo averla fumata è potente, rilassante, di lunga durata, per cui è estremamente adatta all'uso medicinale. Difatti, negli ultimi tempi è diventata la painkiller (l'analgesico) più richiesta nei dispensari di marijuana statunitensi.
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