- La coltivazione biologica di cannabis è quella in qui non vengono usati pesticida né nutrienti né additivi sintetici e che permette alla pianta di svilupparsi tramite elementi puramente organici. Una scommessa per il rispetto della natura alla quale si uniscono sempre più coltivatori.
- Come accennato nell’introduzione di questa guida sulla coltivazione biologica di marijuana, il primo passo sta in una buona pianificazione della distribuzione della coltivazione.
- In questo post troverai delle dritte per sfruttare al meglio il tuo spazio indoor e ottenere i migliori risultati dalla tua coltivazione di cannabis biologica. Andiamo al sodo!
Per massimizzare la resa del tuo grow-room o armadio una volta che hai scelto di utilizzare un metodo biologico, ci sono delle decisioni che vanno prese prima ancora della semina. John Mulch, uno dei nostri breeder e esperto di coltivazione biologica di cannabis, ci ha dato le chiavi per organizzare al meglio lo spazio di coltivazione. Ecco i fattori logistici da tenere in conto:
- Spazio / Potenza: è fondamentale adeguare la potenza luminosa alle dimensioni di ogni armadio. Un'illuminazione sbagliata può creare un eccesso di caldo o rallentare la crescita delle piante se al contrario non ricevono abbastanza energia luminosa.
Ecco dei parametri che possono essere di aiuto:
-Lampada da 250 watt: questo tipo di potenza è adatta nei casi in qui lo spazio di coltivazione a disposizione è molto ridotto, per esempio in armadi di 80 x 80 cm. Con una potenza così bassa, Mulch consiglia tecniche come lo SCROG, il SUPER CROPPING o il FIMMING per massimizzare la resa.
-Lampada da 400 watt: questa potenza media è adatta per armadi di 80 cm² a 1m².
-Lampada da 600 watt: per armadi di 1,2 a 1,5 m². Con questa potenza, piuttosto alta, si corre il rischio che la temperatura salga troppo (oltre i 29 gradi) e le piante subiscano un eccesso di caldo. La temperatura è una variabile che va sempre presa in considerazione, ma se usi lampade da 600 watt prestare attenzione a questo fattore diventa particolarmente importante.
- Genetica / Spazio: dato che ogni varietà ha caratteristiche e bisogni diversi, conviene adeguare in anticipo il calendario, lo spazio e la tecnica di coltivazione al tipo di genetica da coltivare in modo da evitare sorprese. Oggi è molto difficile trovare ceppi 100% indica o sativa sul mercato, ma molti degli ibridi offerti dai banchi di semi tendono verso un fenotipo o l'altro.
- Maggiore sarà la potenza luminosa e più sarà importante incrementare anche la potenza di estrazione per evitare problemi di caldo. Per capire qual è quella che ti serve, puoi orientarti con il valore m³/ora di estrazione:
-Lampada da 250 watt: 300-360 m³/ora
-Lampada da 400 watt: 360-500 m³/ora
-Lampada da 600 watt: 500-800 m³/ora
Se ti piacciono le indica…
Metodo S.O.G
Le varietà di marijuana a predominanza indica presentano una struttura più massiccia e compatta, la sua crescita è più lenta e tendono a raggiungere dimensioni più piccole. Una tecnica che funziona molto bene in questo caso è il SOG (Sea Of Green), un metodo indirizzato a ridurre i tempi di coltivazione e massimizzare la resa. Con questo tipo di genetiche, conviene introdurre più piante per metro quadro e focalizzare la produzione nel fusto centrale, cime grandi e voluminose che costituiscono l'obiettivo di questo metodo. Al riguardo, John Mulch consiglia:
-Introdurre da 9 a 12 piante per metro quadro in vasi da 7 a 10 litri.
L'idea sarebbe di potare i rami della zona bassa della pianta mano a mano che crescono (non prima che abbiano raggiunto i 40 cm) al fine di focalizzare l'energia sulla cima centrale.
Se applicato alle genetiche a predominanza indica, questo metodo consente di guadagnare tempo, dato che questo tipo di varietà crescono più lentamente ma il loro periodo di fioritura è più breve.
Se vuoi provare questo metodo, ti consigliamo:
Potatura apicale
Il nostro breeder consiglia questa tecnica per le indica con eredità afgana, come per esempio la Bubba Kush e la Purple Afghan Kush. Essendo varietà che tendono a produrre molte foglie e "chiudere" i rami verso il centro, dopo la potatura apicale la pianta si apre e migliorano sia l'areazione che la penetrazione di luce, il che va a vantaggio della produzione. La tecnica richiede un periodo vegetativo più lungo (circa sei settimane) e bisogna tenere conto che la pianta occuperà più spazio. Ecco il procedimento:
-Prima potatura ai sei internodi.
-Seconda potatura ai tre internodi.
-Terza potatura ai tre internodi.
In questo modo, il fusto centrale finisce per dividersi in otto rami che sviluppano le rispettive cime e la pianta cresce come un albero, cioè più rigogliosa e orizzontale, il che favorisce la produzione. Un'altra cosa importante è levare le foglie e i rami superflui che ostacolino la penetrazione della luce.
Detto ciò, ecco le raccomandazioni del nostro breeder se pensi di applicare la potatura apicale alle tue piante Bubba Kush e Purple Afghan Kush:
Ci propone due opzioni:
-4 piante per metro quadro in vasi da 30 a 40 litri
-6 piante per metro quadro in vasi da 15 a 20 litri
Se vuoi provare questo metodo, ti consigliamo:
- Purple Afghan kush
- Bubba Kush
Se preferisci le Sativa…
Metodo SCROG
Le sativa hanno un periodo vegetativo più breve ma la loro fioritura è più lunga di quella delle genetiche a predominanza indica. Inoltre, la crescita è più vigorosa e acquisiscono un aspetto più snello, il che favorisce l'areazione e la penetrazione della luce. Un fattore da tenere in considerazione è il cosidetto "strech", un allungamento de la pianta che avviene durante le settimane successive al cambio dal periodo vegetativo (di crescita) a quello di fioritura, cioè quando cambiamo le lampade da 18 ore di luce/6 di buio a 12/12.
Un problema molto comune in questo tipo de varietà è che crescono troppo, e nella coltivazione indoor, caratterizzata da uno spazio ridotto, questa crescita smisurata può diventare problematica. Una buona soluzione per controllarla e ricorrere allo SCROG per avere tutte le cime alla stessa altezza e ottenere una migliore distribuzione della luce. A questo fine basta ingarbugliare i rami in una rete per ottenere una distribuzione equilibrata. Se vuoi usare questa tecnica con le tue genetica sativa, ecco cosa ci consiglia il nostro breeder:
Distribuzione del armadio con genetiche Sativa:
-Da 4 a 6 piante per metro quadro in vasi da 15 a 20 litri.
La chiave per coltivare sativa in interno sta nel essere molto precisi con i tempi di crescita. È difficile parlare di cifre concrete relativamente al periodo vegetativo, dato che il comportamento delle piante dipende da molti fattori. Comunque, con un ritmo "normale", questo tipo di genetiche dovrebbero essere pronte per la fioritura in circa tre settimane, quando presenteranno una dimensione approssimativa di 20-25 cm. Come al solito, la cosa migliore da fare è osservare le piante e cercare di capire i suoi bisogni.
Se vuoi provare questo metodo, ti consigliamo:
Se quello che fa per te sono le autofiorenti…
Nella coltivazione biologica è molto importante il rapporto tra la misura della pianta e quella delle radici. Un sistema radicale robusto, sano, disteso e con spazio per svilupparsi si riflette positivamente sul resto della pianta, particolarmente nelle genetiche autofiorenti. Ecco perché è importante far crescere questo tipo di varietà in vasi grandi con spazio sufficiente. Una caratteristica della coltivazione biologica con varietà autofiorenti molto apprezzata dai coltivatori è la riduzione della massa fogliare. Il nostro breeder assicura di aver ottenuto fiori con una minore quantità di foglie quando ha coltivato con metodi biologici.
Ecco la sua raccomandazione per quanto riguarda la distribuzione del armadio:
-Da 4 a 6 piante per metro quadro in vasi da 15 a 20 litri.
Se vuoi sapere di più sulle nostre genetiche autofiorenti, puoi sbirciare il catalogo di autofiorenti di Dinafem su questo link.
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