- La coltivazione di varietà autofiorenti di marijuana sui balconi è una pratica a portata di chiunque.
- Per ottenere dei risultati positivi non serve essere coltivatori esperti, e se vuoi fare i primi passi nell’autocoltivazione della cannabis, è un buon inizio.
Forse stai pensando a questa opzione perché è un modo sicuro e molto semplice di controllare maggiormente gli eventuali prodotti tossici contenuti nella marijuana che consumi. Ricordiamo che la cannabis proveniente dalle reti di distribuzione illegali non passa alcun controllo, quindi non possiamo sapere come è stata coltivata né quali prodotti chimici contiene e, in molti casi, non avremo neanche la certezza di quale sia la varietà. Inoltre, coltivando all'esterno ti risparmierai l'allestimento tecnico richiesto dal metodo indoor (lampade, etc.). Di seguito, ti diamo le chiavi per ottenere un buon raccolto piantando le automatiche sul balcone di casa:
Orientamento
Preferibilmente soleggiato. Per produrre fiori con un certo livello di qualità, la marijuana ha bisogno di un minimo di ore di sole. Se le tue automatiche sono esposte a meno di 4 ore di sole, sarà molto difficile raggiungere dei buoni risultati; la pianta crescerà ma la produzione sarà minima: cime piccole e poco compatte.
Date
Le piante di marijuana autofiorenti possono compiere il proprio ciclo in qualsiasi momento dell'anno, perché non dipendono dal fotoperiodo. Fa lo stesso che sia lungo o corto, crescente o decrescente, le piante si comporteranno allo stesso modo: cresceranno i primi 25 giorni (circa), da quel momento in poi inizieranno a spuntare i primi fiori e verso il 60° giorno saranno pronte per il raccolto. Ma se nella zona in cui vivi, durante i mesi invernali scendono notevolmente le temperature, fa molto freddo e ci sono giorni nuvolosi o piovosi, otterrai delle piante molto piccole e un risultato assai povero.
Per massimizzare i risultati, l'ideale sarebbe concentrare la coltivazione delle automatiche nei mesi in cui le giornate sono più lunghe e ci sono più ore di luce: maggio, giugno e luglio hanno una forte intensità luminosa, quindi si avrà una produzione con cime grandi e dense. Questi sarebbero i mesi ideali per iniziare la tua coltivazione di autofiorenti sul balcone di casa, ma grazie alla rapidità di questo tipo di piante e al loro breve ciclo vitale possiamo realizzare varie coltivazioni tra aprile e agosto. In alcune regioni dell'Europa meridionale, dove i mesi autunnali sono molto caldi, è possibile effettuare il raccolto fino a ottobre.
Processo
Germinazione
Preferibilmente in dischetti di torba pressata chiamati commercialmente Jiffy. La profondità ideale per interrare un seme di marijuana è il doppio del suo diametro, cioè qualche millimetro, mentre la temperatura ideale per farlo germogliare è intorno ai 20 °C. Devi inserire i semi dentro ai Jiffy in un luogo luminoso, affinché le plantule, appena germinate, comincino a ricevere i primi raggi di sole.
All'esterno, è importante proteggere i tuoi semi di marijuana prima e dopo la germinazione, perché c'è un'infinità di nemici che starà in agguato per mangiarseli. A tal fine, puoi utilizzare le serre da germinazione o creare tu stesso qualche tipo di protezione fatta in casa. L'importante è che le tue piante di marijuana siano al riparo dagli eventuali predatori durante il primo stadio vitale.
Trapianto
Una volta che il seme di marijuana sia germinato e abbiamo la plantula, bisogna trapiantarla al più presto nel vaso definitivo. Nel caso delle automatiche ti sconsigliamo di realizzare vari trapianti, perché potresti provocare dello stress alla pianta e bloccarne la crescita. A causa del proprio breve ciclo vitale, questo errore può avere delle gravi conseguenze sulla produttività. Durante i primi giorni, conviene proteggerla finché non abbia raggiunto delle dimensioni considerevoli. A tal fine, puoi usare una bottiglia d'acqua da 5 litri: taglia la parte inferiore, rimuovi il tappo per farla respirare e metticela sopra, coprendo la pianta. In questo modo, la tua pianta di marijuana sarà protetta da una piccola serra.
Dimensioni del vaso
Più è grande il vaso e più crescerà la pianta, quindi ti conviene valutare quanto vuoi che sia discreta la tua coltivazione di marijuana. Ti consigliamo di utilizzare dei vasi compresi tra 5 e 20 litri. Un vaso di color nero non è adatto, perché attira la luce solare facendo riscaldare eccessivamente il substrato: meglio coltivare le tue piante in uno bianco o color terra.
Crescita
Lo stadio vegetativo durerà circa 25 giorni. Da quel momento in poi, la pianta inizierà a fiorire, ma non per questo smetterà di crescere; generalmente, continuerà a farlo più o meno fino al 45° giorno, quando inizierà la fase in cui aumentano le dimensioni e la densità delle cime.
Concimatura
La prima concimatura può essere effettuata il 20° giorno di vita della pianta, fertilizzandola con una soluzione nutritiva per la crescita. A partire dal 30° giorno, potrai già iniziare a utilizzare il concime da fioritura per circa 20 giorni, fino ai 50 giorni di vita. Da quel momento in poi, devi irrigarla abbondantemente con acqua solo per rimuovere gli eventuali residui di nutrienti dal substrato, un'operazione che è nota come "lavaggio delle radici". La quantità d'acqua indicata per questo procedimento è il doppio della capacità del vaso. Quindi, se la tua pianta si trova in un vaso da 10 litri, dovrai innaffiarla con 20 litri d'acqua.
Piaghe
Le coltivazioni sui balconi sono molto esposte alle piaghe perché, non trovandosi all'interno di un ecosistema, sono sprovviste di quell'equilibrio naturale in cui vivono i predatori della maggior parte delle piaghe che possono attaccare la tua pianta di cannabis. Pertanto, queste ultime arrivano, si stabiliscono e si riproducono con estrema facilità. Per evitare questi attacchi, è necessario preparare in anticipo alcuni prodotti come insetticidi e acaricidi biologici e olio di Neem, al fine di effettuare delle nebulizzazioni in modo preventivo e con una certa regolarità (settimanalmente). È importante prendere molto seriamente queste misure se non vuoi subire alcune delle piaghe più comuni della marijuana:
- tisanotteri
- mosca bianca
- ragnetto rosso
- pidocchio
- bruco
- acari
I trattamenti preventivi possono essere applicati soltanto nella fase vegetativa. Una volta iniziata quella di fioritura, infatti, le risorse per combattere le piaghe saranno molto più limitate, perché non potrai nebulizzare nessun prodotto sulle cime.
Ora che hai le basi per coltivare le tue piante di marijuana autofiorenti sul balcone di casa, puoi intraprendere questa nuova avventura. Per sapere di più su come raccogliere le tue piante di cannabis, clicca qui. Buon raccolto!
Commenti dei nostri lettori
Salve, sono alla mia prima esperienza e non ho ben chiaro quanto devo esporre al sole la pianta, ovvero meglio un terrazzo aperto dove rimane al sole dalle 13,30 fino al tramonto o un terrazzo coperto dove il sole diretto lo prende 3/4 ore nelle ore più calde? A dire il vero avrei un terzo terrazzo coperto dove prende il sole al mattino 4/5 ore. Cosa mi consigliate? Grazie mille
Salve, vi consiglio di posizionare le vostre piante dove c'è più sole, molto semplicemente. Cordiali saluti
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