- L’8 novembre prossimo, lo stato della California voterà l'approvazione della Proposta 64 sulla legalizzazione del consumo di cannabis a scopo ricreativo.
- Questa iniziativa considera legale il possesso e il consumo di un massimo di 28,5 grammi della pianta, la coltivazione privata di un massimo di sei piante e la vendita di marijuana tramite attività con licenza espressamente concessa per tale scopo.
- La California consente l'uso di cannabis medicinale da due decenni e, dal momento che si tratta dello stato con il maggior numero di abitanti del paese, l'approvazione della norma rappresenterebbe un passo avanti importante nel riconoscimento dei diritti dei consumatori.
- Analizziamo i dettagli del provvedimento, le sue implicazioni e la situazione attuale in termini di supporto e opposizione.
Ai votanti dello stato della California restano solo pochi giorni per decidere del futuro economico e politico del territorio in cui abitano, ma anche della legalizzazione del consumo ricreativo di cannabis. Il giorno otto di questo mese avrà luogo un referendum sulla denominata Proposta 64, che stabilisce la legalizzazione dell'uso di cannabis per chi ha più di 21 anni di età.
Anche se gli stati che prossimamente si pronunceranno su questo stesso tema sono nove, sia per lo scopo ricreativo che per quello terapeutico, la cosa certa è che la decisione della California avrà un impatto speciale in tutto il paese, perché il famoso Stato Dorato è quello che ha la maggiore densità di popolazione degli Stati Uniti (più di 38 milioni di abitanti).
Un dato che rincuora è il fatto che il consumo a scopo medicinale è lecito in California dal 1996, per cui la nuova misura sembra essere un passaggio logico nel tragitto che porta alla legalizzazione della coltivazione e del consumo di cannabis per gli adulti. Se venisse approvata, si stabilirebbe una licenza per coloro che coltivano, trasportano e vendono la pianta. Oltre a goderne i consumatori, il Dipartimento Finanziario della California ha stimato che l'approvazione della misura potrebbe comportare delle entrate di più di 1.000 milioni di dollari derivati dalle imposte sul mercato della cannabis e le attività relazionate triplicherebbero le loro dimensioni. Secondo l'agenzia di consulenza Cowen & Company, il settore potrebbe arrivare a muovere cifre che si aggirano sui 50.000 milioni di dollari nel 2026.
Ma aldilà delle questioni economiche, la Proposta 64 comprende anche altri dettagli e conseguenze che analizzeremo nei punti seguenti:
Cosa implica esattamente la Proposta 64?
Se dovesse andare in porto, l'iniziativa consentirebbe ai californiani con più di 21 anni di età di possedere, trasportare e consumare fino a 28,5 grammi di marijuana (8 grammi se è concentrata) a scopo ricreativo, oltre alla possibilità di coltivare fino a sei piante, sempre che ciò avvenga in un luogo privato e nascosto alla vista.
La proposta stabilisce, inoltre, che si potrà fumare in casa o nelle attività in possesso di opportuna licenza, ma tale pratica continuerà ad essere illegale per coloro che guidano un veicolo, in qualsiasi posto in cui sia vietato fumare e nei luoghi pubblici. Continueranno anche ad essere illegali il possesso o la vendita, a prescindere dalla quantità, nelle scuole o nelle loro vicinanze, nei centri medici diurni o nei centri per minori.
Per quanto riguarda le attività commerciali, i business dedicati alla vendita di marijuana dovranno acquisire una licenza statale, anche se le amministrazioni locali potrebbero volere un permesso aggiuntivo. In tal senso, la misura comprende un'imposta del 15% da applicare alla vendita di marijuana e un'altra tassa applicata alla coltivazione: una quantità di 9,25 dollari (circa 8,36 euro) per ogni 28,5 grammi di fiori e un'altra di 2,75 dollari (circa 2,5 euro) per la stessa quantità di foglie, con delle eccezioni nel caso di piantagioni a scopo medicinale. Il denaro ricavato sarebbe da destinarsi alla ricerca sulla cannabis medicinale, ai programmi di sensibilizzazione dei giovani e alla prevenzione di possibili danni ambientali provocati dalla produzione illegale della pianta.
Se venisse approvata, la marijuana sarebbe una sostanza legale in California?
Sebbene possa sembrare una contraddizione, la cannabis viene considerata come una sostanza illegale, e collocata nella stessa categoria in cui si trovano l'eroina e l'LSD, secondo la legge federale sulle Sostanze Controllate degli Stati Uniti. Tuttavia, gli stati hanno il potere di decidere se reputano un crimine la coltivazione, il trasporto e il consumo di piccole quantità di marijuana. In questo modo, il governo del paese ha ancora l'autorità sufficiente per far rispettare le norme in California, anche se venisse approvata la Proposta 64, ma non considera una priorità intervenire in caso di piccole quantità, soprattutto in quei territori che hanno adottato le proprie regole.
Nei casi in cui si tratti di grandi coltivazioni o di operazioni importanti, l'amministrazione federale avrebbe, in teoria, il potere di far eseguire le leggi. Ciononostante, i responsabili hanno assicurato che non hanno intenzione di intromettersi negli stati in cui sia stato legalizzato il consumo della pianta a scopo ricreativo con misure per evitare gli abusi, soprattutto nel caso di vendita a minori.
Tuttavia, esistono delle sanzioni applicare al mancato rispetto dei punti stabiliti dalla Proposta 64. Da un lato, i minori di 21 anni che non rispettino la norma, o per possesso o per consumo di cannabis, saranno costretti a partecipare a un programma educativo sulle droghe e realizzare dei servizi per la comunità. Dall'altro, la vendita di marijuana senza licenza sarà sanzionata con pene che arriveranno fino a sei mesi di detenzione, e multe fino a 500 dollari (circa 452 euro) o con entrambi contemporaneamente.
La nuova proposta prevede, dunque, un cambiamento nelle condanne per crimini legati alla marijuana, riducendo le pene per la vendita illecita da quattro anni di reclusione a soli sei mesi.
Prevede altre implicazioni a parte la commercializzazione, il consumo e la coltivazione?
Uno dei punti più discussi della proposta è che ci sarà la possibilità per le aziende appartenenti al settore della cannabis di sponsorizzare i propri prodotti in televisione, sempre ammesso che i messaggi non siano rivolti a minori. Ciononostante, la Commissione Federale per le Comunicazioni, che è quella incaricata di controllare e regolamentare la pubblicità sia in televisione che alla radio a livello federale, vieta completamente questo tipo di propaganda. Per questo motivo, in altri stati in cui il consumo a scopo ricreativo di cannabis è già legale, le catene hanno preferito non accettare questo tipo di annunci per evitare problemi con la giustizia statunitense.
Nel caso in cui venisse approvata, quando entrerebbe in vigore questa norma?
L'iniziativa entrerebbe in vigore il giorno seguente la votazione, ovvero, il giorno nove di novembre. A partire da allora, i californiani potrebbero avere e consumare fino alla quantità massima stabilita. Tuttavia, lo stato ha tempo fino al 1° gennaio 2018 per sviluppare un sistema di licenze da concedere ai coltivatori e a coloro che trasportano a commercializzano la cannabis a scopo ricreativo. Coloro che sono favorevoli al provvedimento affermano che la legge potrebbe consentire l'emissione di permessi temporanei prima dell'arrivo di quelli ufficiali ma, anche se così fosse, questo aspetto della norma non entrerebbe in vigore fino ad almeno metà del prossimo anno.
Il panorama attuale: favorevoli e contrari
Finora, la principale campagna destinata a difendere la proposta, 'Sì alla 64', ha superato la sua avversaria (chiamata 'No alla 64') per quanto riguarda le adesioni: mentre fino allo scorso 28 ottobre i primi hanno ottenuto 22 milioni di dollari in contributi, i secondi ne hanno ottenuti solo due. Uno dei difensori della campagna per il sì è Sean Parker, fondatore della piattaforma Napster e attuale presidente di Facebook, che ha destinato a questa causa ben 5,6 milioni di dollari. Il supporto viene anche da due dei più importanti quotidiani della California, 'Los Angeles Times' e 'San Francisco Chronicle'. Dal punto di vista politico, mentre il partito democratico dello stato è a favore della Proposta 64, i repubblicani rappresentano l'opposizione a questa misura.
Infine, basandoci sulle cifre, gli ultimi sondaggi mostrano che coloro che sono a favore oscillano tra il 51 e il 71%, due numeri che portano a una media del 59%, che rappresenterebbe la maggioranza per la controversa proposta. Tra pochi giorni conosceremo il risultato finale delle votazioni e potremo confermare se la California si unirà agli stati nordamericani che consentono il consumo di cannabis a scopo ricreativo. La sua approvazione rappresenterebbe un passo da gigante verso il riconoscimento dei diritti dei consumatori di cannabis a livello globale.
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