Il petrolio sta finendo? Tranquilli, abbiamo l’olio di canapa bio

L’olio di canapa è un prodotto ad alta densità di sostanze nutritive e la pianta da cui proviene ha un alto contenuto in cellulosa. Di fatto, ne contiene più del legno, che si utilizza normalmente per produrre carta: tra un 67 e un 78% rispetto a un 40 o 50% presente nel tronco degli alberi. Secondo gli esperti, questo aspetto è molto importante perché la cellulosa rende possibile l’esistenza di biocombustibili, sebbene esistano anche altri metodi basati sulla trasformazione di zuccheri, che sono tuttavia meno efficaci.

Alcuni esperti affermano persino che, grazie alla canapa, si possono ottenere biocombustibili di carbonio che non provocano alcun impatto né ambientale né umano, a differenza dell’etanolo dal mais o della combustione del carbone o del petrolio che, quando vengono bruciati, producono biossido di carbonio, monossido di carbonio, particelle solide e biossido di zolfo, tra le altre sostanze pericolose.

Il nuovo combustibile creato a base di canapa sembra essere l’alternativa più promettente rispetto alle abituali forme di energia, che hanno già una data di scadenza. Sono già molti i ricercatori che stanno studiando il modo migliore di utilizzare la canapa come biocombustibile. È il caso di George Huber, dell’Università del Massachusetts, che da diversi anni studia il modo di portare a termine la trasformazione a basso costo.

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