- Da alcuni mesi, i rappresentanti delle aziende canadesi di marijuana vanno porta a porta, con la cannabis sotto il braccio, per cercare di convincere i medici di ospedali e cliniche sui benefici di questo prodotto per uso terapeutico. Non è un compito facile.
“Dottore, sono qui per venderle il miglior rimedio per i suoi pazienti: marijuana a scopo medico. Perché non la prova? Loro gliene saranno grati”. Questo potrebbe essere l’inizio di una conversazione in un qualsiasi consultorio medico canadese. L’obiettivo? Cercare di convincere i medici a prescrivere delle medicine a base di cannabis.
Medreleaf, Tweed, Tilray, Whistler Medical Marijuana Corp. o The Peace Naturals Project Inc. sono alcune delle aziende canadesi che hanno la licenza per vendere o fornire marijuana a scopo medico a coloro che abbiano l’autorizzazione per comprarla. Tutte queste aziende stanno facendo un grande sforzo per avvicinare questo settore a quello medico.
Alcuni la considerano una misura volta a fare pressione da parte di volontari, altri credono che sia un metodo efficace – basato sull’opportunità data dalla stessa legge canadese – per agire nello stesso modo usato dalle compagnie farmaceutiche.
Coloro che si oppongono a questa pratica, come il dottor Louis Hugo Francescutti, presidente dell’Associazione Medica del Canada, ritengono che i trattamenti a base di cannabis terapeutica non siano ancora sufficientemente testati da poter garantire il corretto funzionamento nel caso di determinate patologie. “Si tratta di qualcosa che intrappola i medici, tra quei pazienti che hanno bisogno di marijuana e i venditori che fanno pressione per venderla”.
(Puoi continuare a leggere il post in inglese, qui)
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